Bolt 2 in 1..

E' durato meno di nove mesi il record sui 100m stabilito il 9 settembre a Rieti da Asafa Powell sulla pista di Rieti con 9"74. Sabato notte, mentre noi di etnasprint eravamo intenti a fare caciara in quel di Pisa in un albergo di dubbie finalità, il ventunenne Usain Bolt è diventato l’uomo più veloce del mondo correndo in 9"72.

Usain ha migliorato a New York (Icahn Stadium di Randall Island) il precedente limite di 2/100, favorito da un vento si 1.7 m/s, quindi entro la norma. Bolt, fino a un mese fa era meglio conosciuto come specialista dei 200, infatti ha conquistato l’argento ai Mondiali di Osaka ed è detentore di un eccezionale 19"75. Sui 100 si era messo in evidenza soltando un mese fa, quando il 3 giugno a Kingston aveva fermato il cronometro a 9"76. Poi si era ripetuto due settimane dopo a Port of Spain esibendosi in un allungo (9"92).

La gara dei 100, l’ultima in programma del Reebok Grand Prix di New York, si è disputata con due ore di ritardo per un violento temporale che aveva fatto ritardare l’inizio delle gare. Così, quando gli sprinter sono andati ai blocchi di partenza, le condizioni atmosferiche erano perfette: 20 gradi di temperatura, un’aria più carica d’ossigeno e il giusto vento a soffiare alle spalle. Inoltre, la falsa partenza di Mike Rodgers, ha favorito ulteriormente Bolt: «Per fortuna che siamo tornati ai blocchi perché la prima volta ero partito male».

«È stata una corsa perfetta al 99%», ha detto subito dopo aver tagliato il traguardo il neo primatista. Il primo a congratularsi è stato lo statunitense Tyson Gay che a New York è riuscito a contenere l’incredibile progressione di Bolt solo fino ai 50 metri con un ottimo 9"85, ad un centesimo il personale.
«Ora il record non ho più bisogno di batterlo. Ormai è mio», ha commentato scherzosamente Bolt che già pensa a Pechino. «Questo record del mondo non significa molto per me, perché qualcuno prima o poi lo migliorerà. Ma se vinco l’oro all’Olimpiade, quello non me lo toglierà mai nessuno». Erano due anni che Bolt chiedeva al suo allenatore, Glen Mills, di poter correre i 100m, perché non aveva alcuna intenzione di passare ai 400m. Proprio per la sua statura, in molti ritenevano infatti che il giro di pista fosse per il giamaicano la distanza perfetta. Ora si dovranno ricredere.
«Con questa gara ho spazzato via ogni dubbio: a Pechino farò 100 e 200», ha annunciato Bolt dopo la gara. Ora è atteso il 12 giugno a Ostrava, dove si esibirà sui 200. Poi i Trials olimpici della Giamaica a Kingston il 25-26 giugno, quando ritroverà in pista Asafa Powell. L’ex primatista è tuttora convalescente dopo uno stiramento ai muscoli pettorali patito un mese fa in allenamento.

Ci sarà la sfida Bolt-Powell al Golden Gala di Roma?

EtnaCuriosità:
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- Bolt è il più alto primatista mondiale dello sprint di tutta la storia con il suo metro e 96 centimetri.

- Questo è il secondo record mondiale a cadere sulla pista dell’Icahan Stadium: nel 1991 lo statunitense Leroy Burrell aveva firmato il nuovo limite con 9"90.

- Usain Bolt tra le altre cose, che compirà 22 anni il 21 agosto, è il più giovane primatista mondiale dei 100 metri dopo l'introduzione del cronometraggio elettronico (Olimpiadi di Città del Messico 1968). Il giamaicano ha tolto il record di precocità allo statunitense Hines, che proprio ai Giochi del '68 corse in 9"95 all'età di 22 anni, un mese e quattro giorni.

Ecco l'ordine di arrivo:

1) Bolt 9"72 (Record del Mondo, prec. Powell 9"76 a Rieti il 9-9-2007);

2) Gay 9"85.

3) Patton 10"07.

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